Disturbi della sfera sessuale

Sono disturbi di vario genere e comprendono una ampia varietà di problemi che possono essere di interesse di vari specialisti.

Si possono riconoscere disturbi per ognuna delle fasi fisiologiche della sessualità sia femminile che maschile:

  • disturbi del desiderio (con ricorrente assenza o diminuzione del desiderio sessuale),
  • disturbi dell’eccitazione, a fronte della presenza di desiderio sessuale:
    • alterazione della lubrificazione o della tumescenza nella donna
    • disfunzione erettile nell’uomo
  • disturbi dell’orgasmo:
    • anorgasmia nella donna
    • eiaculazione precoce o eiaculazione ritardata nell’uomo
  • disturbi da dolore: si parla in termini tecnici di dispareunia, cioè il persistente o ricorrente dolore genitale durante l’atto sessuale e di vaginismo, una difficoltà nella donna caratterizzata da evitamento fobico alla penetrazione, nonostante la presenza di desiderio.

Vi sono poi una serie di altre problematiche correlate alla sessualità, ma più in termini psicologici. La sessualità può riguardare le fantasie ad essa associate, la difficoltà ad accettare e vivere il proprio desiderio e la propria immagine corporea, l’identità di genere che può non coincidere con quella biologica con cui si nasce e così via… Sempre a questo riguardo è possibile anche che la sessualità non sia colpita a livello individuale, ma i problemi si esprimono all’interno della coppia, sia a livello più specificatamente fisico (riduzione del desiderio di uno o due dei partner, non corrispondenza delle fantasie e dei desideri, difficoltà a trovare un’intesa soddisfacente per entrambi, ecc…), sia a livello relazionale con conflitti che si riflettono sulla qualità della relazione anche a livello intimo; spesso la nascita di un figlio porta a dei cambiamenti nella vita di coppia, anche a livello sessuale. In altri casi, la sessualità che non è solo atto riproduttivo, può essere disturbata quando le attenzioni di una coppia sono focalizzate su problemi di infertilità: in questo caso, l’interferenza di terapie ormonali e manovre mediche sulla sessualità può rendere questa molto meno appetibile e soddisfacente.

Inoltre un grande capitolo di questo tema riguarda come le malattie sia fisiche che psichiche determinano un cambiamento nella sessualità, sia nel desiderio che nella possibilità di esprimere in modo soddisfacente la sessualità. Per fare solo un esempio, la depressione determina frequentemente una riduzione del desiderio sessuale. Inoltre vi sono molte malattie sessualmente trasmesse per le quali si aprirebbe un lungo discorso: brevemente, va ricordato come la presenza di una malattia di questo tipo (specie se necessita di cure continue come l’HIV) possa avere ripercussioni sul modo di vivere la propria sessualità e la relazione con il proprio partner.

Inoltre molti farmaci di comune uso possono determinare problemi sessuali come riduzione del desiderio, impotenza, difficoltà nel rapporto e così via. Ad esempio, alcuni farmaci usati per l’ipertensione o alcuni antidepressivi danno comunemente effetti collaterali sulla sfera sessuale.

Come si vede, i disturbi che hanno a che fare con la sfera sessuale possono essere i più ampi e vari possibili. Proprio per questo, si occupano di queste problematiche vari specialisti: oltre a psichiatri e psicologi se ne occupano i ginecologi per le donne e gli urologi o andrologi per gli uomini (nel caso dei percorsi di transizione di genere, il problema è affrontato da un’equipe multidisciplinare). Dopo aver escluso cause mediche o dovute a terapie farmacologiche, l’approccio consta di una valutazione iniziale del problema da parte di uno psichiatra o di uno psicoterapeuta che poi proporrà un trattamento specifico a seconda del caso. Nel caso di problemi strettamente correlati a un disturbo psichico, come la depressione ad esempio, il trattamento potrà essere di tipo farmacologico e seguito da un medico psichiatra. Negli altri casi è indicata una psicoterapia individuale o una psicoterapia di coppia. Il percorso è di almeno 6 mesi, ma più solitamente dura 1-2 anni. Il trattamento inizierà dal problema presentato a livello sessuale, ma non riguarderà solo strettamente esso: infatti, molti disturbi sessuali hanno origine in problemi nelle relazioni con gli altri e nel caso della coppia il disturbo sessuale può essere il sintomo di un disagio relazionale più ampio. La sessualità umana ha un percorso diverso con esigenze diverse nelle varie fasi della vita. Nell’adolescenza si scopre la sessualità e si hanno le prime esperienze: in questo caso potranno essere utili interventi di tipo educativo e informativo. Nell’età adulta i disturbi saranno più tipicamente quelli descritti finora, mentre per le persone più anziane potrebbe essere difficile parlare di questo tema e bisogna considerare che la società tende a considerare un tabù la sessualità degli anziani.

Per le donne inoltre le fasi della vita sono anche legate a cambiamenti biologici con variazioni ormonali molto importanti: essi sono il menarca (le prime mestruazioni in preadolescenza), il ciclo mestruale, la gravidanza, l’allattamento, il climaterio (o menopausa). Questi cambiamenti ormonali e biologici hanno anche un risvolto psicologico con tutti i significati e i vissuti personali ad essi correlati.

 

Dott. Stefano Zanone

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