La forza terapeutica del colore

L’arteterapia del colore è uno strumento terapeutico, di aiuto e di sostegno alla persona, che adopera il colore nelle sue molteplici tonalità. E’ un percorso non solo terapeutico ma anche riabilitativo che utilizza un linguaggio visivo, che si fonda sulle capacità creative e sul processo evolutivo della persona. Viene applicata sia in ambito individuale con la singola persona, che in ambito di gruppo con diverse persone a seconda delle problematiche di ciascuno. Al di là della crescita personale che la pittura favorisce, l’arteterapia del colore si adatta molto bene al trattamento clinico di varie patologie, specialmente psichiatriche e neurologiche come ansia, depressione, psicosi, disturbi di personalità, m. Parkinson e m. Alzheimer. L’arteterapia di cui noi ci occupiamo utilizza la pittura coi colori ad acquarello e si basa sul modello antroposofico di Rudolf Steiner, filosofo austriaco fondatore e padre della antroposofia e della biodinamica. Tale modello, che pone la persona al centro, utilizza le forze spirituali che stanno dietro all’attività dei colori, per favorire il processo di trasformazione della persona a livello psichico e fisico, con miglioramento dello stato clinico e del benessere interiore.

Caso clinico: Alice 22 anni, studentessa presso la Facoltà di Ingegneria, atleta agonista di nuoto, perfetta con gli esami universitari, ad un certo punto della sua vita si ritira, inizia a non frequentare più le lezioni all’Università, rimane a letto durante il giorno, si isola dalle amicizie e dalle normali attività che fino ad allora “la tenevano in vita”. Lamenta occasionalmente uno stato d’ansia e sviluppa un senso di inutilità e di sufficienza rispetto al mondo che la circonda senza avere pensieri prettamente negativi. Non individua in cause esterne, la motivazione della sua attuale condizione. Su suggerimento del medico di medicina generale al quale si rivolge e che le consiglia degli integratori per migliorare l’umore, inizia un percorso di arteterapia del colore con sedute settimanali della durata di un’ora.

Il primo lavoro di pittura è libero dove Alice esprime se stessa con i 3 colori fondamentali che le vengono dati (giallo, rosso e blu); i successivi lavori vengono realizzati con colori e indicazioni precise derivanti dallo studio del lavoro precedente.

Dopo circa 3 mesi di trattamento, Alice riprende la voglia di vivere e di riappropriarsi delle sue attività precedentemente interrotte. Si laurea a pieni voti in Ingegneria e parte per un progetto Erasmus di 6 mesi in Germania. Quando rientra in Italia, chiede di tornare a dipingere, per il bisogno di mantenere il beneficio acquisito e soprattutto per la paura di   eventuali ricadute. Questa volta per Alice il percorso di arteterapia non ha solo valore terapeutico ma è anche l’espressione di uno stato di benessere psicofisico raggiunto che non vuole più perdere.

Il caso clinico riporta un nome fittizio per la tutela della privacy.